
Cos’è l’ansia?
L’ansia è una sensazione di agitazione e preoccupazione interiore. Il più delle volte l’ansia costituisce una reazione “normale” a tanti eventi della vita.
Spesso svolge un ruolo molto utile, in quanto mette in essere un processo di attivazione neurobiologica che prepara l’organismo a reagire a situazioni percepite come di “pericolo” attraverso mutamenti fisici come l’accelerazione del battito cardiaco, l’aumento della pressione sanguigna, l’aumento del flusso sanguigno nelle masse muscolari.
Poiché l’ansia mette in condizione di affrontare situazioni difficili o problematiche, si dice che essa svolge un’azione adattiva.
Facendone esperienza in molte situazioni della vita, siamo in grado di riconoscere quando essa diventa patologica.
Quando l’ansia diventa un problema
L’ansia diventa patologica quando il livello di attivazione neurobiologica rimane costantemente elevato, ovvero senza fattori scatenanti riconoscibili.
L’organismo perciò reagisce fisiologicamente e psicologicamente come se fosse attivato da un pericolo, che spesso però non è reale: da questo punto di vista si può intendere l’ansia come un errore di valutazione. A questo punto l’ansia diventa patologica.
Quali sono i sintomi dell’ansia?
Una crisi di ansia comporta la messa in circolo di numerose sostanze (come l’adrenalina) che possono portare a: aumento della frequenza cardiaca, sudorazione, iperventilazione, dolori muscolari, mal di testa.
Sul lungo termine, possono verificarsi mutamenti degli equilibri ormonali con problemi clinici anche a livello immunitario.
Spesso l’ansia precede e accompagna i disturbi psicosomatici.
I tipi di ansia
L’ansia si può manifestare in modo simili tra loro, ma differenti per contesto e motivo scatenante: per questo si può parlare di ansia da separazione, da prestazione, da evitamento, sociale, anticipatoria, situazionale.
Oltre a questi, esistono altri tipi di disturbo d’ansia:
- gli attacchi di panico;
- l’ansia generalizzata: uno stato prolungato di irrequietezza a causa di stress e preoccupazioni;
- il Disturbo Post-traumatico da Stress (DPTS): costituisce la conseguenza diretta di un fattore traumatico estremo o molto significativo (rischio di morte, di lesioni gravi o altre minacce per l’integrità fisica).
Ansia: come curarla
L’ansia può essere affrontata con trattamenti farmacologici e psicoterapeutici, spesso tra loro complementari.
Il trattamento farmacologico generalmente si realizza con la prescrizione di prodotti come benzodiazepine e/o serotoninergici che hanno funzioni sedative.
Gli approcci più indicati per la cura dei disturbi d’ansia sono la psicoterapia ad orientamento psicoanalitico e la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Non esiste una cura ottimale dell’ansia a causa della grande quantità di variabili in gioco, per questo motivo la profondità e la correttezza in sede diagnostica è il momento più importante del trattamento.