3C Salute è Cooperativa Sociale e Impresa Sociale e rientra tra gli Enti Non Profit: in quanto tale opera nella comunità reggiana nell’ambito della sanità privata per sviluppare la quantità e la qualità dei servizi sanitari, dei professionisti e delle strumentazioni diagnostiche offerte ai cittadini.

Cosa vuol dire Non Profit?

Un’impresa Non Profit (cioè non a scopo di lucro) è un’impresa che svolge la sua attività in ambiti di valore sociale disciplinati dalla legge e che, dopo aver pagato gli stipendi dei lavoratori, gli onorari dei professionisti e tutti i fornitori che permettono di realizzare i servizi, non distribuisce ai suoi Soci proprietari gli utili di impresa, che vengono invece reinvestiti nella società stessa.

3C Salute si caratterizza come Società Cooperativa Sociale (L. 381/1991) e Impresa Sociale (D.Lgs. 155/2006), cioè come soggetto senza scopo di lucro che persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini.

In queste caratteristiche, il nostro poliambulatorio è un soggetto unico nel panorama della sanità reggiana, offrendo da un lato strumenti di collaborazione al sistema pubblico (L. 328/2000) e dall’altro un’alternativa non lucrativa nel sistema privato.

Perché il Non Profit?

3C Salute ha scelto di essere Non Profit per due importanti motivi:

1. Equità

Il Consorzio Oscar Romero di Reggio Emilia e le cooperative sociali associate da decenni partecipano allo sviluppo e alla trasformazione dei servizi socio-sanitari del territorio e incontrano i bisogni sempre più complessi delle famiglie.

Proprio osservando anche la trasformazione in atto nel sistema sanitario, hanno ravvisato come la sanità sarà nel prossimo futuro una dimensione e un luogo in cui si giocheranno importanti partite di equità e di giustizia sociale. L’universalismo del nostro prezioso Servizio Sanitario Nazionale ha garantito ai cittadini servizi eccellenti anche grazie al coinvolgimento dei privati nell’erogazione dei servizi; tuttavia le trasformazioni sociali, il calo delle risorse economiche e professionali e altri elementi di criticità del sistema stanno innescando meccanismi che compensino un potenziale calo dell’universalismo attraverso il cosiddetto “secondo pilastro” costituito dalla sanità integrativa, principalmente presente nei contratti di lavoro e attraverso la sperimentazione di nuove iniziative su nuovi bisogni.

Si sta delineando – e senz’altro lo vediamo tutti – il rischio di una potenziale frattura tra i bisogni e le risposte ad essi, non tanto nell’alta specializzazione ospedaliera e nelle gravi acuzie, ma proprio nella medicina di prossimità, nella cosiddetta “sanità leggera”: è il nostro ruolo, la nostra vocazione di imprese al servizio della comunità quello di cercare di sanare questa ferita, non lasciandola alla possibile speculazione privata sulla salute, elevandola, invece, a luogo di progettazione di risposte integrate.

Per questi motivi è nata questa iniziativa, secondo requisiti di qualità professionale ed umana, ampiezza dell’offerta, centralità della persona e del suo sistema di relazioni, accessibilità economica ed inclusività sociale.

2. Complementarietà e solidarietà

Ci sono alcuni bisogni a cui il sistema sanitario integrato pubblico-privato offre risposte parziali e altri bisogni che non sono ancora intercettati.

Il ruolo degli Enti Non Profit, in questi casi, è quello di porsi come strumento complementare e coordinato con il sistema pubblico per ampliare i diritti di salute dei cittadini attraverso la sperimentazione o l’implementazione di servizi innovativi per contenuto o per approccio in ambiti di particolare rilevanza per il tessuto sociale
Ci sono, infatti, alcune persone e alcuni bisogni che interessano la collettività, ma che non rivestono interesse (economico e sociale) per la sanità privata: in questi ambiti di svantaggio sociale, identificati anche dalle norme costitutive degli Enti Non Profit, servono risposte flessibili e innovative che vadano ad affiancare gli strumenti già presenti.

3C Salute, quindi, al fianco dell’attività sanitaria complessiva dedicata a tutti i cittadini promuove e attua progetti dedicati a fasce più fragili della popolazione, nel dialogo costante con il territorio a cui appartiene e i servizi sanitari pubblici che ne regolano il sistema.