Quali sono i principi di questa pratica medica?
L’agopuntura considera il corpo umano come un insieme di “sistemi funzionali”, associabili approssimativamente ad organi fisici, attraversato da 12 canali principali, detti meridiani, che si estendono verticalmente, bilateralmente e simmetricamente lungo il corpo.
Ogni canale corrisponderebbe e si connetterebbe internamente ad ognuno dei dodici organi (“zang fu” in mandarino). Lungo i meridiani si trovano i punti di agopuntura.
La malattia viene interpretata come la perdita dell’omeostasi tra i vari sistemi funzionali. Il termine “omeostasi” (dal greco òmoios, “simile” e stasis, “posizione”) indica la capacità del nostro organismo di autoregolarsi e raggiungere la propria stabilità interna.
L’agopuntura si propone di trattare la malattia, andando a modificare l’attività di uno o più di questi sistemi, attraverso l’azione degli aghi, della pressione e del calore sui “punti di agopuntura”.
In che modo l’agopuntura agisce sul nostro organismo?
L’agopuntura agisce attivando meccanismi nervosi
e bioumorali (stimola la produzione di endorfine, serotonina, ecc) per riequilibrare tutte quelle funzioni alterate dell’organismo che stanno alla base della malattia che si sta trattando. È una terapia curativa, non sintomatica, in quanto agisce sui meccanismi alterati dell’organismo e non sui sintomi stessi.