Intervista di Lorenzo Chierici
Quando è necessario sottoporsi a un’ecografia? Quali sono i vantaggi? Quali sono le indicazioni e i limiti di un esame strumentale così importate a livello preventivo? Ne parliamo con la dottoressa Patrizia Testore, medico specialista in oncologia e radiologia, laureata e specializzata all’Ateneo di Bologna. La dottoressa Testore attualmente svolge la libera professione, dopo trent’anni di carriera a livello ospedaliero e collabora da tempo col Poliambulatorio 3C Salute, per il quale si occupa di esami ecografici.
Un esame di controllo anche in assenza di sintomi
Dottoressa, quando è necessario sottoporsi a un esame ecografico o a un eco color doppler? Che differenza c’è tra i due esami strumentali?
“L’ecografia addominale è un esame di primo livello che può essere effettuato periodicamente come esame di controllo anche in assenza di sintomi, oppure su specifiche indicazione con un quesito specifico da parte, ad esempio, del medico curante che desideri indagare patologie acute e croniche, benigne o maligne degli organi che possono essere esplorati con questo tipo di indagine. In particolare, mi riferisco al fegato, alla colecisti, al pancreas, alla milza, ai reni e gli organi pelvici. L’ecografia ginecologica è tendenzialmente effettuata dal ginecologo, ma anche il medico radiologo può valutare nella donna eventuali patologie dell’utero e delle ovaie o nell’uomo valutare lo stato di salute della prostata o della vescica; in tal senso chiediamo sempre il riempimento vescicale prima di effettuare l’esame”.
“L’eco color doppler permette invece di studiare i vasi sia arteriosi che venosi; sfruttando l’effetto doppler dei liquidi in movimento è possibile misurare la caratteristica e la velocità del flusso sanguigno in combinazione con la metodologia “color”, cioè la rappresentazione a colori dell’esame ecografico che in tempo reale valuta le strutture vascolari ed eventuali patologie”.
L’ecografia, tra l’altro, possiede i vantaggi di essere una procedura a basso costo, di semplice e rapida esecuzione ed è priva di effetti collaterali. Essendo inoltre una tecnica mininvasiva, può essere ripetuta tutte le volte che se ne dimostri l’utilità e la necessità. Inoltre, la risposta per il paziente è immediata. É così?
“Sì, assolutamente sì. Al termine dell’esame ecografico viene stilato un referto e consegnato direttamente al paziente; l’ecografia è un esame medico-dipendente, nel senso che l’ecografista crea in tempo reale l’esame che gli consente di fare la diagnosi; le immagini che vengono anche consegnate al paziente al termine sono da considerarsi unicamente un appunto, non universalmente interpretabili, in particolare da chi non ha effettuato l’esame”.