Il Poliambulatorio 3C Salute al fianco della Reggiana For Special, per consentire agli atleti di Quarta categoria di tornare in campo non appena terminerà il lockdown del mondo dello sport dilettantistico
Articolo di Lorenzo Chierici
Antonio Palladino è l’allenatore di questo fantastico gruppo di ragazzi, che sono calciatori come gli altri, anche se un po’ speciali a causa delle loro disabilità, ma anch’essi bravissimi. Stiamo parlando della Reggiana For Special che gioca, quando si potrà ricominciare, il campionato di Quarta categoria.
Durante questi mesi di lungo lockdown sportivo il tecnico Antonio Palladino ha mandato un messaggio ai propri giocatori, scrivendo così nella chat di gruppo: “Mi mancate, mi manca la vostra energia e la vostra voglia di fare allenamento. Ci tenevo a mandarvi questo piccolo pensiero per dirvi che anche io sto bene e non vedo l’ora di tornare ad allenarmi insieme a voi”.
In occasione dei Grassroots Awards 2020, un evento che prevede riconoscimenti introdotti dall’UEFA nel 2010 per gratificare e mettere in luce iniziative e personaggi di grande valore che abbiano meritato di essere celebrati all’interno del panorama calcistico europeo, il progetto “Quarta Categoria” si è aggiudicato il premio come Miglior Progetto – Livello Gold nella categoria “Best Disability Initiative”.
Il progetto di Quarta categoria, il primo torneo nazionale di calcio a 7 rivolto esclusivamente ad atleti con disabilità cognitivo-relazionale, promosso dalla Federazione italiana giuoco calcio, è nato nel 2016 e attualmente è coordinato dalla Divisione calcio paralimpico e sperimentale della FIGC, che organizza quindi ogni anno una manifestazione a livello nazionale rivolta a formazioni di ragazzi e ragazze con disabilità cognitive e intellettive, squadra che poi vengono affiliate a varie società professionistiche. I numeri della stagione in corso comprendono 120 compagini partecipanti appartenenti a 80 società professionistiche affiliate, per un totale di circa 3.000 giovani atleti tesserati; numeri concreti che sottolineano il successo e la grande espansione territoriale che l’iniziativa è riuscita a riscontrare negli anni.
Il percorso, che ha visto protagonista la città di Reggio Emilia fin dalle prime sperimentazioni, si è rinnovato quindi anche per il quarto anno consecutivo, considerando il 2020 e sta entrando nel 2021, grazie alla collaborazione fra l’AC Reggiana, il Consorzio Oscar Romero (con le due cooperative Coress e L’Ovile) e l’AUSL di Reggio Emilia.
La Reggiana For Special ha iscritto due squadra alla competizione: una composta da atleti con patologie psichiatriche (Quarta categoria) e una da atleti con deficit cognitivo-relazionali (Quinta categoria). Il progetto, al quale ha preso parte anche Reggio Emilia Città Senza Barriere, costituisce motivo di orgoglio per la stessa Reggiana calcio che ha saputo creare una fonte di aggregazione per tanti ragazzi che ora compongono le due formazioni iscritte alla manifestazione.
A dare il via libera in campo ai ragazzi della Reggiana For Special, a livello sanitario, ad inizio stagione, prima della nuova chiusura generale, è stato il Poliambulatorio 3CSalute, che ha offerto tutte le visite mediche iniziali a questi ragazzi, in modo che potessero scendere sul terreno di gioco con la serenità di essere sani e robusti, pronti ad affrontare mille battaglie e a vincere tutte le partite, come quella della vita, che stanno vincendo ogni giorno, contro il loro handicap.
Malgrado i campionati siano fermi, non solo quello di Quarta categoria, ma anche gli altri a livello dilettantistico il desiderio di uscire di casa e di tornare su un campo da calcio per i ragazzi guida da Antonio Palladino è davvero forte, il tutto suffragato dalla grande voglia di stare insieme e di divertirsi giocando a calcio. Ad aiutare la squadra della Reggiana For Special sono intervenuti gli strumenti tecnologici grazie ai quali oggi è più possibile anche un costante confronto con amici e persone vicine, un sistema di comunicazione finalizzato proprio a mantenere vive e in molti casi ad approfondire le varie relazioni.
«Abbiamo ragionevolmente pensato a strumenti utili all’attivazione di videochiamate e realizzazione di videoclip a scopo ricreativo e di apprendimento, finalizzati al mantenimento e allo sviluppo delle relazioni, volte alla promozione del benessere del gruppo – ha spiegato recentemente ai media locali l’educatore granata Eduardo Raia – Su quest’ultimo vogliamo focalizzare la nostra attenzione, anche in questa fase, poiché il lavoro su autonomie personali e abilità sociali trova maggiore motivazione laddove i rapporti tra i membri del gruppo sono positivi. Il lavoro educativo è sicuramente avvantaggiato dal fatto che i ragazzi hanno scelto di far parte di questo progetto».
Anche i ragazzi del
Gruppo Vandelli, tifosi che da tantissimi anni seguono con grande passione, cuore e correttezza le sorti della Reggiana calcio, hanno voluto sottolineare il principio di amicizia nei confronti dei ragazzi della Reggiana For Special attraverso il progetto
“Io tifo la Regia”, quando, in occasione di una partita, è arrivato ai giocatori della squadra di Palladino un prezioso
video-messaggio di saluti.
«Il Gruppo Vandelli è un partner fondamentale anche sulla dimensione educativa, rappresenta appieno la comunità educante dove tifosi, cittadini, appassionati di calcio diventano protagonisti di questa avventura – ha sottolineato Edgardo Raia – Anche in questa contingenza, pensiamo che il campionato di Quarta categoria possa essere un grande attivatore di comunità».
Come se non bastasse, durante questo periodo di inattività la Divisione calcio paralimpico e eperimentale, con la volontà di rimanere vicina a tutte le società affiliate e continuare il percorso di crescita intrapreso, ha offerto la possibilità agli staff delle formazioni di ogni associazione di accedere a un percorso formativo online fino alla ripresa dell’ attività sportiva: un percorso al quale stanno prendendo parte i mister Palladino e Raia, guide della parte tecnico-sportiva ed educazionale del progetto, e che in futuro vedrà impegnati nuovamente altri educatori coinvolti nel progetto. Gli allenamenti, divisi per livelli, vengono inseriti nella piattaforma della FIGC con cadenza settimanale; si tratta di lezioni teoriche e video sull’impostazione degli allenamenti, appuntamenti specifici per il confronto tra i diversi allenatori divisi per Categorie, test di apprendimento e la disponibilità di un docente tramite telefono, e-mail o Skype per una formazione completa e continua.