
Cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento?
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) comprendono diversi tipi di difficoltà che si possono presentare in età scolare nell’acquisizione e nell’uso di competenze riguardanti:
- le abilità di lettura (dislessia);
- le abilità di scrittura scrittura (disgrafia e disortografia);
- le abilità nel calcolo (discalculia).
La dislessia: perché è importante diagnosticarla in tempo
La dislessia, come altri disturbi di apprendimento, spesso non viene diagnosticata in età infantile; molti dislessici diventano adolescenti e adulti senza essere riconosciuti e si trovano ad affrontare diverse difficoltà nel campo accademico e professionale. Inoltre, il mancato riconoscimento di un DSA, può implicare una sequenza di eventi negativi, che possono manifestarsi con vissuti di inadeguatezza, frustrazione e progressivo disinvestimento nell’esperienza scolastica.
Si pone quindi, la necessità di arrivare a una definizione diagnostica che permetta, in alcuni casi, di accedere a forme di tutela e facilitazioni che offrono pari opportunità rispetto ai normolettori.
Il test per i disturbi dell’apprendimento
La valutazione diagnostica dei DSA e dei disturbi più spesso compresenti (disturbi del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, psicopatologici e altri), consiste nella somministrazione di test neuropsicologici volti ad indagare non solo le abilità strumentali di base (lettura, scrittura e calcolo), ma anche il funzionamento dei processi cognitivi (intelligenza generale, memoria, attenzione, linguaggio, abilità visuo-spaziali e prassiche).
Nel momento di restituzione della diagnosi, lo specialista saranno individuati strumenti e strategie personalizzate per affrontare le difficoltà legate allo studio e nel lavoro.
Il servizio è rivolto a studenti maggiorenni degli ultimi anni delle scuole superiori, studenti universitari, ad adulti con sospetto di DSA che vogliono riprendere gli studi o che hanno l’esigenza di comprendere le proprie difficoltà per una consapevolezza personale, e genitori di ragazzi dislessici che cercano conferme.
L’iter valutativo segue le linee guida dell’istituto Superiore di Sanità e quanto previsto dalla Legge 170/2010.